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Dal 6 dicembre al 6 gennaio torna l’appuntamento con il “Natale all’Auditorium”, rassegna che traghetterà a cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno un pubblico di ogni età con circa 90 appuntamenti. “È un’occasione per mettere a disposizione tutti gli spazi dell’Auditorium, compreso quanto connesso all’esterno come la pista di pattinaggio”, commenta Aurelio Regina, presidente della Fondazione Musica per Roma. In un mese saranno proposti spettacoli per bambini, musica, giochi, teatro, circo, mostre, un mercato, “come ogni anno un punto di incontro con la città”, prosegue Regina, che stima in poco meno di 60 mila le presenze nell’arco della serie di eventi, 350 mila se si considerano anche le attività immediatamente esterne. “Una festa popolare – anche nel prezzo”, aggiunge Carlo Fuortes, amministratore delegato di Musica per Roma, “termine che qualcuno ha paura ad usare ma che non vuol dire di bassa qualità”. La novità principale è rappresentata da Eccì, sodalizio con El Grito Christmas Circus, circo contemporaneo “all’antica”, per una rassegna di 8 spettacoli - 35 considerando le repliche - che vedrà importanti realtà italiane e non solo: “Manoviva”, della compagnia di teatro di figura Girovago & Rondella, “Clown in libertà” del trio comico-musicale Teatro Necessario, “Kalabazi” della clown cosmopolita Jessica Arpin e “Comedy show” del duo di teatro fisico Donati-Olesen. Lo chapiteau, il tendone di El Grito è stato allestito in via Norvegia, praticamente di fronte all’Auditorium. Lì si sveleranno i suoi tre spettacoli, “Drums and Circus” in anteprima assoluta – il debutto è previsto il 25 marzo a Bruxelles – “20 decibel” e “Scratch & Stretch”. “L’Italia è stata all’eccellenza per circhi e teatri”, interviene Giacomo di El Grito, “la tradizione va tutelata”, in un contrasto solo apparente con la contemporaneità che li definisce: “Il filosofo Giorgio Agamben sostiene che la contemporaneità sia vivere la propria epoca con un anacronismo che ci permette di capire il nostro tempo”. Dopo diverse tappe fra Europa e Sudamerica, Giacomo torna nella sua città natale, dove nacque la compagnia per l’incontro con un’altra artista di strada, Fabiana. “Abbiamo fatto una scelta di vita nomade e comunitaria, mettendo insieme le esperienze e imparando molto, come a guidare i camion. Tutto questo traspare nei nostri spettacoli, che coinvolgono il pubblico, fattore fondamentale”. Con la missione di ritornare a “far riempire i teatri” come avviene nel resto del continente, per un’idea di circo come di una “bolla in cui si entra come fosse una terra lontana ma montata sotto casa”, creando una “piazza coperta”, nel suo significato originario di “centro di aggregazione”. Nella varietà del programma multidisciplinare, direttamente dalla Herb Ritts Foundation di Los Angeles, dall’11 dicembre sarà allestita la mostra fotografica “In piena luce”, retrospettiva di immagini di Herb Ritts. Fino al 12 gennaio troveremo anche “Storie e visioni”, esposizione tutte al femminile con le istantanee di Silvia Camporesi, Simona Ghizzoni e Beatrice Pediconi. Per quanto riguarda la musica diversi i grandi nomi, a partire dal consueto appuntamento con Claudio Baglioni nel suo “Dieci dita” per passare a Mario Biondi e alle serate di Fiorella Mannoia dedicate a Lucio Dalla, poi Chiara (della passata edizione di “X Factor”), Roberto Vecchioni e molti altri. Torna il Gospel Festival, dal 21 al 31 dicembre, per un capodanno che vedrà in parallelo anche l’esibizione di Massimo Ranieri.
Per informazioni su biglietti e programma completo, www.auditorium.com
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 27/04/2024 01:19:04 |
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